Dai 15 anni
Giovane scrittore ambizioso, Zola si fece conoscere attraverso il giornale; divenuto maestro, fece della stampa la sua arma da combattimento. Ritratti, critiche d'arte, cronache politiche, racconti di pamphlet, manifesti, lettere aperte: la diversità dei suoi articoli è impressionante. Perché era parte di tutte le lotte. È sulla stampa che l'autore di Rougon-Macquart, circondato da un odore di scandalo, forgia e difende il naturalismo; è stato anche lì che ha sostenuto Manet, i Goncourt, Vallès – tutti “i ragazzi sconvenienti che si permettono di avere talento fuori dalle parole d’ordine del mondo”. Nel cuore della guerra franco-prussiana, invocò la resistenza fondando La Marseillaise, un giornale patriottico; giornalista della Comune, denunciò la “follia” dell'insurrezione e il “macello” della Settimana di Sangue; in Le Corsaire come in Le Figaro, si ribellò agli uomini di potere che mostravano poco interesse per il popolo e i valori della Repubblica. E, quindici anni dopo aver detto addio al giornalismo, è tornato a combattere la sua ultima battaglia, chiedendo che fosse fatta luce sull'innocenza del capitano Dreyfus. Questa antologia ci permette di riscoprire Zola, testimone e attore della Storia, e ripercorre il viaggio di uno scrittore impegnato per il quale la stampa era “vita, azione, ciò che inebria e ciò che trionfa”.
Condizioni: imperfette, scopri di più
Collezione, tascabile, 388 pagine
Flammarion, GF Flammarion, 2011, ISBN: 9782080712806
lingua francese