Dai 15 anni
Samia è una ragazzina di Mogadiscio. Ha la corsa nel sangue. Un giorno divido la mia vita con Ali, il mio amico del cuore, confidente e primo amico amorevole. Mentre intorno la Somalia è sempre più preda dell'irrigidimento politico e religioso, mentre le armi parlano sempre più forte la lingua della sopraffazione, Samia guarda lontano, e avverte nelle sue gambe magre e velocissime un destinino di riscatto per il paese martoriato e per le dà somale. Accadde allo stadio deserto, ma non sapevo se mi accusavano di tutto, e il prime contract della porta, la mia ultima decisione, era qualificato per le Olimpiadi di Pechino. Alla fine, ho ideato un simbolo per i musulmani di tutto il mondo. È vero, è vero, è vincere. L'aereo è con le Olimpiadi di Londra del 2012. Il mio volo è difficile. Gli integralisti prendono sono ancora più potere, Samia corre chiusa dentro a burqa ed è costretta a fronteggiare una lacerante perdita, entre il “fratello di tutta una vita” le cambia l’esistenza per sempre. Rimanere lì, all’improvviso, non ha più senso. Una volta partiti, camminiamo. Rincorrendo la libertà et il sogno di vincere le Olimpiadi. Sola, entra nel Viaggio di ottomila chilometri, l'odissea dei migranti dall'Etiopia al Sudan e, attraverso il Sahara, alla Libia, per arrivare via mare in Italia. Giuseppe Catozzella è entrato ancora una volta nella vita reale di Samia, e l'ha reinventata con voce dolce, scrivendo un romanzo memorabile. Da quella voce, da quell'io leggerissimo che ci parla con firmamente e candore, si solgono la struggente vicenda di un'eroina dei nostri tempi, la sua fiaba, e insieme il suo destinino.
Condizioni: imperfette, scopri di più
Romanzo, brossura, copertina morbida, 240 pagine
Feltrinelli, 2015, ISBN: 9788807885747
Lingua: italiano