Dai 15 anni
La pubblicazione di L'Émile, nel 1762, riportò il problema dell'educazione al suo posto centrale nella filosofia. Dai primi mesi fino all'incontro romantico, Émile è seguito in ogni tappa, attraverso esperienze che attestano innanzitutto la preoccupazione di considerare "il bambino nel bambino", invece di portarlo fuori dalla sua età. Rousseau mostra che è possibile educare l'uomo secondo natura e come vizi e disuguaglianze caratterizzino ormai la condizione umana: una duplice questione che costituisce la sua “teoria dell'uomo”.
L'incomparabile ricchezza di questo libro mastro è dovuta anche alle tensioni che lo attraversano. Rousseau rifiuta il peccato originale ma deve rendere conto del male e della sofferenza che questo dogma ci vieta di ignorare; critica i filosofi del suo tempo ma spinge al limite il loro metodo empirista; egli proclama: "Odio i libri", ma fornisce il panorama più giusto e colto della cultura del Settecento, di fronte all'Enciclopedia e, in parte, contro di essa.
Pubblicati insieme, Émile e il Contratto sociale furono condannati a Parigi poi a Ginevra: la forza del trattato educativo non sfuggì alla censura, anche se Rousseau pretendeva di consegnare solo “le fantasticherie di un visionario”. Perché la forma stessa della narrativa separa l’opera dalle circostanze: non più dei suoi lettori illuministi, noi siamo al riparo dalle sue lezioni.
Condizione: Nuovo, saperne di più
Romanzo, tascabile, 848 pagine
Flammarion, 2009, ISBN: 9782081206922
lingua francese